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Casino dell'Aurora Pallavicini versione italiana versione inglese

Il Casino dell'Aurora Pallavicini

 
 

 

 

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Ricevimento nel palazzo
della principessa Pallavicini.

 
"Tutti i Nobel al tavolo della Pace"
di Laura Bogliolo, Il Messaggero, 26 novembre 2005
 
   
Claudia Cardinale stringe a sé Yolande Mukagasana, vittima della guerra fratricida in Ruanda. Lei, tutsi, salvata da una donna dell'etnia huti. Entrambe amano la libertà e il rispetto dei diritti fondamentali. Lech Walesa saluta Adolfo Pérez Esquivel. Una stretta di mano tra un ex operaio diventato presidente della Repubblica polacca, fondatore del primo sindacato libero nell'Europa dell'Est, e una vittima del regime militare argentino, leader del movimento popolare contro gli uomini del golpe del 1976.
Betty Williams e Mairead Corigan Maguire, attiviste nell'Irlanda del Nord, Nobel nel 1976, siedono vicine. Suggestive trasparenze, affreschi del '600 e volti che hanno sognato e lottato per la pace. Le vetrate del Casino dell'Aurora di Palazzo Rospigliosi svelano eleganti tavole imbandite, volte arricchite dai dipinti di Guido Reni e le sagome di chi ha fatto la storia dell'umanità.
Ieri, alle 13, la principessa Maria Camilla Pallavicini ha aperto le porte del palazzo barocco con vista sul Quirinale ed ha accolto i 100 commensali della colazione organizzata in occasione del VI Summit mondiale dei Permi Nobel per la Pace promosso dalla "Fondazione Gorbaciov Italia" in collaborazione con il Comune di Roma.
Tra le prime ad arrivare l'indimenticabile interprete di "Un maledetto imbroglio" di Gemi e "Rocco e i suoi fratelli" di Visconti, Claudia Cardinale, attrice, ma anche ambasciatrice all'Unesco per le donne, accompagnata dal regista Pasquale Squitieri. Insieme a lei, Yolande Mukagasana, infermiera, testimonial della tragedia ruandese del 1994, quando perse il marito e i suoi tre figli. Ha scritto il racconto "La morte non mi ha voluta" che ha ispirato lo spettacolo che la sera è stato interpretato al Teatro Eliseo da Claudia Cardinale, Leo Gullotta, Anna Marchesini e Giuliana Lojodice.
Lech Walesa, premio Nobel per la pace nel 1980, è arrivato con la moglie Danuta e l'elegante figlia Maria. Al tavolo con la principessa Maria Camilla Pallavicini, i figli Sigieri e Moroello Diaz della Vittoria, il sindaco Walter Veltroni, Carla Del Ponte, Procuratore del Tribunale Internazionale sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia e in Ruanda, Liliana Ferraro, assessore alla sicurezza del Comune e Kerry Kennedy, figlia di Robert F. Kennedy, fondatrice del "Robert F. Kennedy Memorial Center for Human Rights".
Accanto al Nobel Pérez Esquivel c'era anche Maria Pia Fanfani, presidente di "Together for Peace Foundation" e Dawn Engle, fondatore dell'associazione "Peace Jam", eletto "Spacial Man for Peace" durante il Summit.

Pace, nobiltà e delizie culinarie. Durante il pranzo è stato servito un quartetto di affumicati, salmone con riccioli di burro alle erbe, orecchiette alle cime di rapa e zighini servito con injera, una specialità eritrea che ha fatto richiedere il bis ai commensali. La lista dei vini prevedeva vini della produzione Pallavicini. La colazione si è conclusa con un parfait all'arancia al cioccolato fondente.
 










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